#ComeOut4EU ::: Elezioni Europee 2024
Le elezioni europee dell’8 e del 9 giugno si avvicinano e il voto, in una Europa sempre più spinta a destra, diventa ogni giorno più importante, soprattutto per la nostra comunità. ILGA-Europe, l’associazione europea che raggruppa quasi tutte le associazioni LGBTI+ dei vari stati membri, ha chiesto ai candidati per l’Europarlamento di sottoscrivere un programma di sostegno: #ComeOut4EU.
L’iniziativa intende evidenziare le candidate e i candidati aperti alle istanze LGBT+. La sottoscrizione del programma è un impegno di collaborazione con l’associazione europea per la promozione dei diritti LGBT+, dell’uguaglianza e della democrazia in tutta l’Unione. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere più partecipato il voto con una chiara idea di chi sono le candidature pronte ad appoggiare leggi sui temi più rilevanti per la nostra comunità.
“Chiediamo ai candidati di impegnarsi a stretto contatto con la società civile LGBTI, che è la principale esperta dei bisogni della propria comunità, e di cercare il suo contributo e la sua guida strategica”
A questo link abbiamo preparato un elenco delle candidature italiane che hanno sottoscritto la piattaforma #ComeOut4EU aggiornato al 29 maggio 2024.
La piattaforma completa con tutte le informazioni è raggiungibile a questo link (portale in lingua inglese).
Il patto da sottoscrivere tra persone candidate e Ilga Europe
L’Ilga chiede ai candidati e alle candidate alle prossime Elezioni Europee di aderire ai seguenti punti:
Mi impegno:
- A proporre e sostenere politiche e leggi dell’UE che forniscano una protezione esplicita sulla base dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere, dell’espressione di genere e delle caratteristiche sessuali e che forniscano risposte concrete ai bisogni delle persone LGBTI in tutta la loro diversità.
- A riconoscere che, in un contesto in cui vengono utilizzati i diritti LGBTI come capri espiatori per attacchi più ampi alla democrazia, dovrò impegnarmi attivamente sullo stato di diritto, sulla democrazia e sulla disuguaglianza come parte del mio contributo.
- Ad assicurarmi che l’UE utilizzi tutti i suoi poteri affinché gli Stati membri siano riconosciuti come responsabili di eventuali violazioni dei diritti umani di persone LGBTI, di ignorare i loro obblighi ai sensi dei Trattati dell’Unione Europea, della sua legislazione e delle politiche dell’UE, e di eventuali rifiuti di attuare le tutele legali esistenti.
- Ad agire in qualità di solido difensore delle organizzazioni LGBTI e dei difensori dei diritti umani in tutta Europa e oltre, sfidando attivamente qualsiasi restrizione allo spazio della società civile, attraverso il costante lavoro atto a garantire sostenibilità e accessibilità, e finanziamenti adeguati da parte dell’UE alla società civile, comprese le organizzazioni LGBTI.
- A fare in modo che l’UE sostenga l’allargamento dei diritti della comunità LGBTI anche nei Paesi vicini e nei Paesi terzi.
- A sostenere l’adozione di una seconda, nuova e ambiziosa Strategia UE per l’uguaglianza LGBTIQ e a contribuire attivamente alla sua effettiva attuazione integrando i diritti LGBTI nella Definizione delle politiche interne ed esterne dell’UE.
Per perseguire questi obiettivi mi impegnerò:
- A cercare significativamente input e orientamenti strategici nella società civile LGBTI, che sono i migliori soggetti in grado di sapere come soddisfare i bisogni delle proprie comunità.
- Ad utilizzare fonti di informazione credibili e responsabili e a garantire che il mio lavoro per i diritti LGBTI contribuisca a discussioni politiche ben informate e costruttive a Bruxelles e in tutta l’UE.
- A divulgare in modo adeguato ciò che concerne i diritti LGBTI e l’uguaglianza che unisce le persone e che costruisce alleanze e sostegno, evitando la polarizzazione.
- A mettere la sicurezza della comunità al di sopra di ogni altra preoccupazione e a seguire sempre il principio “non nuocere”, inclusa l’eventuale necessità di mantenere il mio lavoro e supporto al riparo dall’attenzione pubblica, ogni volta che sarà necessario.